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Miseria e nobiltà, “fame” di teatro a Casapulla

CASAPULLA. Chi ha assistito alla commedia ha dimenticato il freddo e il vento. Una domenica (24 febbraio 2019, ndr.) tipicamente invernale riscaldata e accesa dall’interpretazione esilarante e ‘padrona’ della Compagnia “Non solo Sipario”. Teatro Comunale di Casapulla strapieno, come la sera prima del resto, per “Miseria e Nobiltà”, commedia brillante in due atti di Edoardo Scarpetta, con adattamento e regia di Fausto Bellone. Scenografia semplice, costumi realizzati dalla rinomata sartoria teatrale Pennacchio di Napoli, cast affiatato. Il protagonista Felice Sciosciammocca, interpretato dal poliedrico Peppe Fiore, è un vero e proprio mattatore, un trascinatore e coinvolgente scrivano, con mimica spiccata e tonalità sempre diverse. Un talentuoso, giovane attore di Caiazzo, che presto vedremo anche al cinema (il 21 marzo prossimo infatti uscirà nelle sale un film che vedrà la sua partecipazione dal titolo “Ed è subito sera” con Franco Nero). Una pièce, Miseria e Mobiltà, divenuta un cult sia a teatro che al cinema. Celebre è la versione cinematografica portata in auge da Totò e da Sophia Loren, nella omonima pellicola del 1954, con la popolarissima scena dei maccheroni, afferrati con ingordigia con le mani, dai commensali affamati. Scena ritrovata anche in questa versione. Un’interpretazione degna di lode da parte di tutti gli attori, inclusi i camerieri che hanno soltanto apparecchiato. Una commedia che non ha deluso le attese e le aspettative di spettatori legati al grande classico, con il dialetto napoletano centrale e predominante. Una storia sempre attuale, i personaggi diventano maschere di una tradizione che, purtroppo, non si allontana dalla attualità, dove i ricchi, miseri dentro, sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. Un capolavoro del teatro comico italiano che richiama anche la fame che abbiamo di condividere i classici, nonostante la tendenza al moderno e all’era tecnologica in cui viviamo. Fame di teatro, di pomeriggi spensierati, di odore di palco, di sipario bordeaux, di attori che amano vestire panni diversi, di spettatori che hanno voglia di staccare e di silenziare i telefoni, preferendo al posto delle notifiche risate grasse, e a condivisioni virtuali la comunione di una passione, quella del teatro. Miseria e Nobilità sarà replicata il 27 aprile al Teatro Izzo di Caserta.                                                                                                                 (fedelando)

Pubblicato il 03-03-2019

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