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Agricoltura campana, due convegni nella settimana ad Expo Dubai

NAPOLI (Michael Calia) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha organizzato, in occasione della Settimana della Campania ad Expo Dubai, due convegni sul futuro dell’agricoltura campana. I due convegni sono stati l’occasione per tracciare le linee di un futuro alimentare sostenibile e salutare, in cui i prodotti della tradizione campana svolgono un ruolo centrale.

“Si è appena conclusa una settimana di successo, in cui la Regione Campania è stata vera protagonista del Padiglione Italia. Abbiamo creato le basi per un grande sviluppo del settore agroalimentare campano in un mercato importante e strategico come quello del Middle East”, ha dichiarato Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura a margine dell’evento.

“L’Expo rappresenta, per la Campania, il luogo di incontro tra la domanda mondiale di prodotti alimentari Made in Italy e le competenze d’eccellenza della regione in ambito produttivo, tecnologico e di sostenibilità.

Guardando le dimensioni chiave che oggi il mercato degli Emirati Arabi chiede – sostenibilità e funzionalità rispetto alla salute – i prodotti campani hanno caratteristiche che anche la scienza ha dimostrato essere prodigiose, come impatto sulla salute e sulla longevità.

Qui a Dubai, l’Assessorato ha infatti parlato di mela annurca, vino Taurasi, mozzarelle, alici di Cetara, limoni d’Amalfi, solo per citarne alcuni”, ha aggiunto Riccardo Monti, Presidente dell’Associazione Italia-Emirati Arabi Uniti e già Presidente dell’ICE.

“Per centrare l’obiettivo di internazionalizzazione nei mercati ad alto potenziale, come gli Emirati Arabi, le aziende campane devono superare il vecchio concetto di export. In un mondo così digitalizzato e competitivo, il passo successivo non può che essere quello dell’investimento diretto estero per portare le piccole-medie imprese al centro dei mercati europei e mondiali.

L’Expo rappresenta una grande opportunità per far conoscere non soltanto i prodotti, ma anche il know-how d’eccellenza che caratterizza le filiere campane. L’Esposizione Universale di Dubai è inoltre fondamentale per aiutarci a costruire un nuovo protagonismo della Campania rispetto agli investimenti strategici che gli Emirati stanno facendo con la nuova Food Tech Valley e con la strategia che li porterà alla autosufficienza alimentare nel 2050”, ha sottolineato Francesco Corbello, Strategic Partner di Dubai FDI, Government of Dubai.

“Il fattore Expo guiderà il recupero dell’export italiano di prodotti agro-alimentari, nel 2021 ha registrato un +18,4% che è di fatto un rimbalzo ai tempi del pre-Covid”, ha aggiunto l’assessore Caputo a margine del contributo del Direttore dell’Ufficio Ice di Dubai, Amedeo Scarpa, che è intervenuto al confronto con i rappresentanti di Coldiretti Campania Gennarino Masiello, di Cia Campania, Mario Grasso, di Confagricoltura Campania Antonio Casazza e di Copagri Campania Salvatore Ciardiello.

Gli Emirati Arabi Uniti importano circa il 90% dei prodotti alimentari e degli alimenti finiti. Pertanto, rappresentano un paese particolarmente interessante per le imprese campane del settore, che hanno il vantaggio di poter offrire prodotti di cui il mercato locale riconosce e apprezza l’alto livello qualitativo.

In particolare, la Campania ha un potenziale ancora tutto da sfruttare, se consideriamo che solo il 10% dei prodotti food italiani importati negli Emirati vengono dalla nostra Regione. Non dimentichiamoci poi la strategicità degli Emirati come piattaforma di re-export verso Cina, India e tutto il mondo arabo.

Sono in atto significativi investimenti logistici a cui vogliamo agganciare un percorso di creazione qui di piattaforme logistiche avanzate per l’ortofrutta e le altre eccellenze campane.

Altri fronti di riflessione, nel corso dei due eventi, sono state le direttrici di innovazione per le filiere, a cui agganciare forme durevoli di collaborazione tra Campania ed Emirati Arabi, e l’assunzione di impegni comuni sul fronte della sostenibilità delle produzioni agricole anche nelle aree marginali.

“Rispetto al tema dell’innovazione, gli interventi del prof. Mauro Minelli (Fondazione Medicina Personalizzata) e del prof. Ettore Novellino (Università degli studi di Napoli ‘Federico II’) hanno messo in luce alcuni aspetti di unicità delle eccellenze campane: le proprietà nutraceutiche e l’impatto sulla longevità e l’invecchiamento attivo.

Il rapporto tra cibo e salute è fondamentale non solo per creare nuove marginalità e una migliore sostenibilità economica per i produttori, ma anche per ripensare le nostre filiere e le connessioni tra produttori e mondo della ricerca” ha continuato l’assessore Nicola Caputo.

C’è poi il tema della transizione digitale, che riguarda sia il rapporto con il consumatore, come ha richiamato Chiara Giovoni (Fondatrice di Vinterest), “sia la tracciabilità dinamica delle proprietà dei nostri prodotti, come nel bell’esempio della piattaforma Food Passport presentata da Roberto Mazzei (esperto di filiere agroalimentari).

Durante il convegno, è stato anche annunciato l’accordo di cooperazione con l’ICBA, l’Istituto per l’agricoltura Biosalina, che sta portando avanti la ricerca sulle agricolture eroiche e marginali, su cui anche la Regione Campania sta investendo una quantità cospicua di risorse del PSR.

Al termine dei due convegni, un evento di matchmaking con una settantina di investitori è stato accompagnato da una degustazione di prodotti campani curata dallo chef Giuseppe Daddio.

Pubblicato il 10-12-2021

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