Alla Reggia l'omaggio a Totò

CASERTA. Ufficialmente riconosciuto come il Principe della risata, Totò resta senz’altro il più importante attore comico, e non solo, del nostro Paese. A questo proposito, nella Sala degli specchi dell’Ept della Reggia di Caserta, si è svolta la mostra internazionale d’Arte contemporanea itinerante “Omaggio a Totò” nel cinquantesimo dalla sua scomparsa. Seguirà la cerimonia di inaugurazione dell’esposizione nel Salone di rappresentanza della Pro Loco di Caserta – Reggia di Caserta. L’evento è stato un po’ il seguito naturale del grande successo ottenuto a Teora, prima tappa della mostra, che prossimamente proseguirà il suo percorso raggiungendo anche Salerno e Chieti. Tanti gli Artisti che hanno contribuito a rendere questa Mostra un vero e proprio tributo, oltre che evento da non perdere. Generoso Vella, uno degli Artisti che vi partecipano, nonché collaboratore di Arteuropa, ha così commentato:“Questa pregevole produzione di immagini ricorda Totò attraverso i linguaggi artistici e percettivi del nostro tempo e di conseguenza contemporanea si deve considerare,  come si definisce allo stesso modo quell’arte rivelatrice di fenomeni culturali e spirituali dell’età presente e Toto un fenomeno  lo è stato davvero e lo è ancora per lo spettacolo italiano e solo a lui è possibile riservargli gli  aggettivi “insuperabile” e indimenticabile”. Una mostra opera d’arte contemporanea non è sempre facile da realizzare. Difficile catturare un pubblico spesso distratto da altri pensieri, come la scelta della carta conto chebanca e altre incombenze pratiche (approfondimenti in www.cartedipagamento.com/carta-conto-che-banca.htm). E’ necessario che il tema a cui viene dedicata sia riconosciuto dai fruitori come proprio e riconoscibile. L’impresa, in questo caso, può dirsi riuscita ed il risultato è una raccolta di opere davvero pregevoli, ricche di senso e di valore. L’immagine di Totò, ormai icona indiscussa con la sua mimica, il suo carattere e la sua voce fanno parte del nostro patrimonio culturale e si presentano ancora oggi come elementi insostituibili della nostra identità culturale collettiva. L’esposizione si è tenuta fino al 2 marzo 2016.