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CASAGIOVE. ‘Colpevoli? No complici’, lunedi l’IC “Moro-Pascoli” presenta il corto contro il bullismo

CASAGIOVE – L’istituto comprensivo Moro-Pascoli di Casagiove, diretto dalla dott.ssa Teresa Luongo, conferma il suo impegno educativo con un nuovo progetto che, prendendo spunto dalla cronaca quotidiana, punta a contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo che toccano la vita di tanti giovani studenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Per far comprendere la complessa tematica anche ai più piccoli la dirigente su impulso delle docenti Elisa Galleja e Rosanna Di Costanzo, con il supporto tecnico  audio/video di Alfredo Tescione, ha trasfomato la sua scuola in un vero e proprio set cinematografico in cui i piccoli alunni hanno potuto girare un cortometraggio ad hoc da titolo “Colpevoli? No, complici”, lavoro prodotto in questi ultimi mesi. Il corto presenta una storia semplice ma cruda per spiegare in modo comprensibile anche ai bambini più piccoli come l’indifferenza e le incomprensioni possono generare violenza verbale, quando non fisica, ingiustificabile. A recitare sono gli alunni dell’istituto Moro-Pascoli: Federico Corato, Antonio D’Ancicco, Luca D’Errico, Sofia Di Giacomo, Christian Diocesano, Giuseppe Mingione, Alessandro Polaia, Rossella Panico, Salvatore Papale, Federica Prisco, Francesca Ricciardi, Miriam Santonastaso, Jeremi Scialdone, Azzurra Sibillo, Angela Vitale ed Elisa Vozza. Il cortometraggio sarà presentato lunedì 5 giugno  alle 19.30 presso il teatro della parrocchia di San Michele Arcangelo di Casagiove, grazie all’incoraggiamento e alla disponibilità di don Stefano Giaquinto. Saranno presenti alla manifestazione il sindaco Giuseppe Vozza e altre istituzioni invitate a partecipare alla serata moderata dal giornalista Roberto Della Rocca.
 “Viviamo un momento sociale molto particolare, i fatti di cronaca degli ultimi tempi che riguardano la scuola ne sono una chiara testimonianza – sostiene la dirigente Teresa Luongo -.  Tra le varie emergenze sociali giovanili, dove l’impegno collettivo è determinante per una buona riuscita di qualsiasi azione si voglia intraprendere, quella che la scuola può affrontare sin dalla tenera età è il bullismo tra ragazzi. È nostro dovere contribuire al contrasto di questi fenomeni spiegando – conclude – quali possono essere gli effetti di questa violenza”. Un progetto educativo a cui tengono molto le due docenti Galleja e Di Costanzo che hanno guidato gli allievi. “La scuola deve educare alla consapevolezza, vigilando sulle dinamiche relazionali dei ragazzi e affrontando a viso aperto i problemi del bullismo tra i ragazzi. Il nostro compito – spiegano le insegnanti – è quello di garantire interventi tempestivi ed efficaci, capaci di incoraggiare i ragazzi a parlare apertamente delle loro paure legate al bullismo, la scuola deve implementare attività finalizzate alla creazione di ambienti sicuri per  promuovere e sostenere un clima scolastico rispettoso e accogliente in cui i ragazzi si sentano a loro agio per parlare apertamente dei loro  problemi e delle preoccupazioni”.
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