Casagiove, l'amicizia al tempo delle elezioni

CASAGIOVE. Da qualche giorno è scoppiata l’amicizia in città. Quanti di noi hanno centinaia, se non migliaia, di follower di Twitter o Facebook, pur conoscendone circa un decimo del totale; da pochi giorni, invece, tutti hanno scoperto di avere più amici reali di quelli virtuali. Strette di mano, abbracci ed inviti a sorbire un caffè a iosa. Quante volte sentiamo: “Ma da quanto tempo non ci vediamo”, oppure “Ti stavo cercando”, o ancora “Vengo a casa tua a prendere un caffè”. Siamo diventati tutti molto, troppo, popolari. Come mai questo repentino cambiamento nei nostri rapporti sociali? La risposta è una sola: Elezioni. Si, come ogni appuntamento elettorale, scoppia l’amicizia, da parte dei candidati in lista. Almeno nell’antica Roma erano vestiti di bianca tunica e quindi era più facile identificarli e di conseguenza evitarli. Oggi, purtroppo, che le liste non sono ancora ufficiali, non è così e si mimetizzano con facilità, disturbando con altrettanta semplicità.  Quante volte sentiamo: “Come, non sai che sono candidato con Caio” o ancora “Tu sei il primo a sapere che sono candidato con Sempronio”. Inoltre, in una società 2.0 assistiamo ad un pullulare di gruppi di Facebook, di Telegram, di WhatsApp ecc. dal titolo “Pinco per Casagiove” o “Casagiove insieme a Pallino”, dove siamo inseriti senza alcun permesso da parte nostra. Quanti suoni, poi, fa il nostro cellulare con SMS, Tag, Email, Messaggi e telefonate? Povere batterie dei nostri dispositivi e, soprattutto, poveri noi. Infine tutti, questi nostri “cari” amici, candidati di primo pelo o navigati che siano, nel loro approccio hanno una “parola”, anzi, una  “frase d’ordine”:  Voglio dare il mio contributo per Casagiove. Caspita e quanti contributi, e grazie ai nostri tanti amici, in un mese Casagiove diventa ricchissima? In ogni caso, speriamo, che il giorno 7 giugno di questa caterva di ritrovati amici ce ne rimangano almeno un paio.