CASAL PRINCIPE. L’indagine che ha portato questa notte all’arresto di 19 persone è partita a seguito dell’inchiesta della Dda di Napoli sulle estorsione imposte da presunti affiliati al clan dei Casalesi attraverso l’imposizione di gadget pubblicitari a commercianti e imprenditori nel territorio dei Mazzoni e nell’hinterland aversano. I primi accertamenti sono iniziati nel 2013. Dalle immagini captate dalle telecamere piazzate dai carabinieri in alcune zone ritenute calde dagli inquirenti e dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, è emersa, secondo gli inquirenti la presenza di due gruppi criminali, nel Casertano e nel Napoletano, che avrebbero collaborato tra loro per approvvigionare di droga Casal di Principe e Villa Literno. Mentre gli inquirenti seguivano la pista delle estorsioni si sono accorti che da Napoli, Sant’Antimo, Melito e Giugliano arrivavano nel Casertano fiumi di droga.