VILLA LITERNO. La droga proveniente dal Napoletano era custodita in un immobile a Villa Literno che anni fa venne sequestrato allo stesso Vincenzo Chiarolanza. Secondo la Dda che all’epoca chiese ed ottenne il sequestro dell’edificio (poi dissequestrato) in quell’immobile venne realizzato un bunker per ospitare i latitanti del clan dei Casalesi. A distanza di qualche tempo, dunque, secondo la Procura di Napoli, Chiarolanza avrebbe destinato ad altro uso l’edificio divenuto un deposito per la sostanza stupefacente.