CASAL DI PRINCIPE. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso tre misure di sequestro per un valore di sei milioni di euro ai danni del clan dei Casalesi. A eseguirle all’alba di giovedì sono stati gli uomini della Dia (direzione investigativa antimafia) di Napoli. I provvedimenti emessi dal tribunale riguardano la confisca di tre immobili, due masserie e tredici terreni in provincia di Caserta per un valore stimato in oltre 3 milioni. Il patrimonio in questione risulta intestato a terzi ma riconducibile, secondo gli inquirenti, a soggetti al vertice della fazione Bidognetti. Anche in questo caso i beni erano già stati sequestrati nel 2009 nell’ambito delle indagini su Francesco Bidognetti, detto ‘Cicciotto e mezzanotte’. Tra i beni anche l’azienda di Cancello Arnone dove nel 2008 venne ucciso Umberto Bidognetti, padre del collaboratore di giustizia Domenico. L’ultimo provvedimento di confisca riguarda invece un fabbricato e sette appartamenti a Trentola Ducenta di proprietà di Francesco Lampo, imprenditore di 52 anni, ritenuto almeno fin dagli inizi del 2000 in organico al clan dei Casalesi, nella fazione di Zagaria. A Terni, in particolare, è stata confiscata la quota della Immobiliare Colle Verte srl per un valore di circa un milione di euro e riconducibile al già noto Rocco Veneziano, geometra e imprenditore edile di 62 anni, originario di Casal di Principe e considerato dagli inquirenti un punto di riferimento per la gestione degli interessi economici del clan camorrista, gruppo Bidognetti.
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