CASAPESENNA. Pena ridotta a sei anni per il fratello del boss Zagaria. Questa mattina i giudici della Corte di Appello di Napoli hanno concesso un piccolo ‘sconto’ a Antonio Zagaria, difeso dall’avvocato Paolo Caterino, imputato di estorsione aggravata in relazione all’inchiesta sui carburanti che ha coinvolto anche i fratelli Cosentino. In primo grado Zagaria era stato condannato a nove anni. Il nucleo essenziale della vicenda ruota intorno alla pratica di autorizzazione, ottenuta da Luigi Gallo dal comune di Villa di Briano, alla apertura di un impianto di carburanti. A Pasquale e Antonio Zagaria, processati separatamente, sono state contestate due ipotesi estorsive, la prima relativa ad una tangente di dieci milioni di lire, ed all’imposizione dell’affidamento dei lavori di scavo e realizzazione nel sito destinato ad ospitare l’impianto di carburanti di Gallo alle imprese gestite di fatto dai fratelli Zagaria, con il pagamento di una somma complessiva di circa centomila euro; la seconda legata al tentativo di costringere Gallo a mantenere la società che aveva iniziato con un imprenditore della zona e che invece il Gallo aveva deciso di sciogliere proprio a seguito dei contrasti sorti in relazione alle richieste estorsive formulate dagli esponenti del clan Zagaria.