Caserta, crisi alla Clp: i sindacati chiedono l'intervento di De Luca

CASERTA. Le Segreterie Provinciali di Caserta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno inviato una nota al Presidente della Regione Campania De Luca e al direttore generale Area Mobilità Regione Campania Marchiello per segnalare la grave situazione in cui versa la Clp.

“Le scriventi OO.SS. con la presente intendono rappresentarvi, in sintesi, la grave situazione che si è venuta a creare con la Società CLP, a cui è stato affidato il Contratto di Servizio della ex ACMS. In questi ultimi mesi, con diverse note in vostro possesso, abbiamo tentato di mettere in risalto la vicenda assurda che vive la provincia di Caserta, con la speranza di vedere realizzato un servizio di mobilità, adeguato ai cittadini dell’intera provincia, e contestualmente di dare certezze ai lavoratori, già fortemente penalizzati in questi anni. La situazione, già precaria con la proprietà, in merito alle relazioni sindacali e agli atti unilaterali prodotti in barba al CCNL di Settore, è di molto peggiorata con la nomina dei due Amministratori Prefettizi, che pure sono l’espressione della Legalità a 360 gradi, ivi compreso il rispetto delle norme e delle regole contrattuali. Invece, senza soffermarci su quali e quanti siano gli atti non conformi alle norme, l’ultimo atto, prodotto dagli stessi, è quello di una Procedura di licenziamento collettivo, Legge 223/91, per 63 unità lavorative di tutta la CLP. Pur volendo evitare la polemica sulla stessa legalità della procedura, anche in termini di veridicità delle richieste avanzate e dei dati in essa contenuta, occorre precisare che in tutte le riunioni, finanche le ultime alla Prefettura di Napoli, avevamo ribadito la necessità di un Piano Industriale, Organizzativo e Programmatico, del Servizio di Mobilità svolto dalla CLP. Così come avevamo richiesto che si discutessero separatamente dei due Contratti di Servizio della CLP, quella della Provincia di Napoli e quello di Caserta, che seppur assegnati alla stessa Società dalla Regione Campania, seguono due destini e soluzioni diverse. Infatti, economicamente, la CLP (ex ACMS) ha usufruito della CIG, con grande sacrificio da parte dei lavoratori, con l’obiettivo di un risanamento rispetto alle unità assunte, “ricordiamoci ex novo”, dall’allora ACMS, usufruendo anche, in quel caso, di sgravi fiscali. Allora le unità lavorative (escluse 14 che non sono state assunte e non si sa per quale motivo, visto che gli accordi prevedevano l’assunzione di tutto il personale in forze alla ACMS), erano 434 per un Ammontare Complessivo del Contratto di Servizio Anno di € 16.900.000 per 7.754.000 di km linea. Gli attuali organici di CLP, ex ACMS, sono oggi di 351 unità. Dunque, se la matematica non è una opinione, vi è un differenziale, rispetto al costo singolo del personale di € 40.000 resta un attivo di 3 Milioni di Euro a cui si dovrebbe aggiungere gli incassi della bigliettazione. Ma soprattutto, non si giustificano alcune assunzioni, spostamento e utilizzazione impropria del personale di esercizio (che invece manca per il normale svolgimento del servizio assegnato) e aumenti di livelli, in piena gestione della CLP da parte degli Amministratori Prefettizi. Così come non si giustifica la presenza di personale esterno alla CLP nella guardiania di Marcianise e di Calvi Risorta, e altro personale che svolge anche servizio di pulizia negli impianti, sui mezzi e di spostamento, di questi ultimi, nei depositi. La nomina degli Amministratori da parte del Prefetto di Napoli doveva rappresentare la discontinuità e soprattutto la salvaguardia della Legalità, con atti amministrativi di normale amministrazione e non generare, come purtroppo registrato, il peggio della gestione della stessa proprietà. La notizia della proroga degli stessi, rischia di generare ulteriori momenti di scontro con le maestranze e ha già generato perplessità e sconcerto fra i lavoratori. In considerazione di quanto brevemente esposto, si chiede un vostro autorevole intervento, restando disponibili a ogni altro chiarimento anche attraverso lo strumento di un’Audizione, che formalmente le scriventi sollecitano”.