(Michael Calia) Probabilmente è la parola chiave del 2023, la stessa della fine del 2022 e la stessa con cui si faranno i conti chissà ancora per quanto: inflazione. In tempi moderni occorre fare i conti con tutto e il fenomeno si sa è tipico del mondo economico, laddove sottintende l’aumento dei prezzi di beni e servizi a fronte della diminuzione del potere di acquisto.
Ma di inflazione si parla anche sui social e nel mondo del marketing: si tratta della content inflation, un concetto che fa riferimento alle enormi quantità di contenuti rintracciabili online. E quindi, come si dice in gergo, inflazionati. Della serie: di più non significa per forza meglio. Quantità non vale qualità.
Ogni giorno sul web si assiste alla visione di video tutti uguali, con testi tutti uguali, con le stesse musiche, gli stessi effetti, la stessa falsariga: sono tutti stratagemmi che acchiappano like, ma diminuiscono sensibilmente la qualità, a fronte dell’aumento dei costi e della riduzione dei guadagni.
Una vera e propria inflazione social generata anche da un vertiginoso aumento del tempo passato online, in particolare sui social network, e con misura maggiore dopo la stagione della pandemia: ad oggi sul web navigano un miliardo di utenti, un mondo a parte in pratica.
Sono numeri che chiaramente aumenteranno: la recente implementazione della Rete 5G aumenterà la portabilità e l’accessibilità. Connessioni più veloci chiameranno più utenti sul web, con un accesso potenzialmente illimitato a contenuti che – di questi passi, senza una svolta – manterranno il livello di oggi.
Esistono numerosi metodi efficaci per mitigare il fenomeno dell’inflazione dei contenuti. Questi metodi sono molto vari e possono essere adattati a diverse situazioni, a seconda delle esigenze specifiche.. Il primo passo da compiere è quello di evitare contenuti ridondanti, ripetitivi, “già visti” ed uguali ad altri. Il secondo passo è quello di mantenere fede alla coerenza e all’autenticità del proprio marchio, brand, prodotto: evitare in ogni modo elementi stereotipati e già visti.
Per creare contenuti è necessario avviare prima di tutto una ottima strategia di comunicazione, individuando il format e conoscendo il pubblico: d’altronde sono i soggetti da accontentare, gli utenti che scelgono una pagina o un brand con cui interconnettersi. Creare feeling, in una sola parola.
Ma probabilmente il primo passo da compiere è quello di affidarsi a due componenti che – se non ci sono – vanno alimentate ed allenate: creatività ed originalità, centralissime per qualsiasi operazione che comprenda la creazione e la pubblicazione di contenuti. Sono due elementi fondamentali, soprattutto in un contesto dinamico come quello del web. Che ha bisogno di dinamismo, appunto, ma che non può rischiare di arginarsi nella banalità del “già visto”.