Elezioni ad Aversa, il Pd oggi a raccolta ma spuntano nuovi nomi: Cella, Cinque e Romano

AVERSA. E’ previsto per questo pomeriggio, a partire dalle 18, un incontro nello studio di Guido Rossi per analizzare la situazione organizzativa del centrosinistra, in vista delle prossime elezioni comunali. Per molti questo dovrebbe essere l’inizio dell’avvio della campagna elettorale della sinistra normanna. L’incontro, infatti, sarebbe stato ritenuto necessario per allargare la coalizione che dovrebbe sostenere  il candidato sindaco designato. Ma potrebbe non essere così. Anzi, secondo alcune indiscrezioni – voci che circolano ormai da ieri pomeriggio in città – l’incontro che si terrà tra qualche ora cambierà tutte le prospettive proposte nell’ultimo periodo. Pare, infatti che un altro candidato sindaco sia stato indicato da alcuni vertici di partito per sostenere il peso della prossima campagna elettorale. Per molti non sarebbe una sorpresa anche se il nome che circola insistentemente non pare riesca a mettere d’accordo tutto il gruppo normanno. Si tratta di Savino Cella, già candidato sindaco, già esponente del consiglio comunale di Aversa e già bersaglio di critiche e polemiche per alcuni suoi atteggiamenti ritenuti poco chiari e lontani dalla coerenza politica che il partito richiede ai suoi esponenti. A promuovere Cella sarebbe Nicola Caputo, convinto – sempre secondo quanto si vocifera in città – della sua forza aggregatrice, maggiore rispetto a quella di Mariano D’Amore e di Guido Rossi, i due papabili dell’ultimo periodo. Ma un’altra interpretazione potrebbe essere data alla indicazione fatta dall’europarlamentare del Pd. Cella potrebbe essere il terzo incomodo necessario per individuare un’alternativa valida agli altri aspiranti sindaco di Aversa per il Pd. In soldoni: Cella sarebbe il nome da ‘bruciare’ per convogliare il consenso dei più su un altro candidato, già individuato ma ancora non indicato proprio dallo stesso Caputo. A questo proposito ci sarebbero due nomi che passano di bocca in bocca tra i più informati e i meno ingenui della politica locale: Mario Romano e Nicola Cinque. Niente è certo e, come accade sempre nel periodo pre elettorale, i giochi sono ancora tutti da fare e le manovre da preparare. Ovviamente il progetto è pronto ma per realizzarlo c’è bisogno ancora di tempo e soprattutto di tenerlo nascosto ai più.