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Maddaloni, i vigili urbani attaccano l'assessore Di Nuzzo

MADDALONI. Giuseppe De Lucia, coordinatore provinciale del Csa, lancia nuove accuse sulle condizioni dei vigili urbani. “Apprendiamo che l’Assessore al Personale e alla Polizia Municipale del Comune di Maddaloni, ha rilasciato una dichiarazione dove ha esposto una serie di fatti non veri e gravemente lesivi della dignità, della onorabilità, dell’immagine e della correttezza professionale degli operatori di Polizia Municipale del Comune di Maddaloni.
La dichiarazione contiene rappresentazioni di fatti non veri, soprattutto non sottoposti ad alcuna verifica utile a comprendere e valutare la reale portata dei fatti.
Nel merito si precisa che non è vero che gli operatori di Polizia Municipale si rifiutano di utilizzare le radio rice-trasmittenti. Risulta invece che il Comando di P.M. ha relazionato per iscritto, con diverse note inviate all’Assessore alla Polizia Municipale (geom. Michele Di Nuzzo) e al Segretario Generale (dott.ssa Maria Carmina Cotugno), vedi note aventi prot. p.m. nn. 2379 – 2495- 2907 3961 anno 2015 e nota n. 06 del 2016, circa le difficoltà riscontrate in merito ai collegamenti tra la centrale operativa e gli operatori presenti sul territorio.
Relativamente ai costi sostenuti ed al materiale radio fornito dalla ditta a cui è stato dato l’incarico, risulta che con determina n. 407 del 20/07/2015, la predetta ditta ha fornito ed installato un ripetitore digitale e consegnato, in comodato d’uso gratuito, per un periodo di sei mesi n. 5 radio compatibili con l’impianto installato. Il tutto per un costo complessivo di euro 4.000,00 e non come asserito dall’Assessore di euro 10.000,00.
Siamo convinti che un amministratore locale (Assessore e/o Consigliere Comunale) ha il dovere di vigilare, controllare e sapere come viene speso il denaro pubblico e soprattutto di intervenire nel momento in cui viene a conoscenza di probabili sperperi di soldi pubblici, pertanto ci lascia perplessi l’invito rivolto dall’assessore a questa O.S. di rivolgersi al Coordinatore del Corpo di Polizia Municipale.
Questi sono i dati di fatto, questi sono i documenti che descrivono esattamente la vicenda. Ora due interrogativi sorgono spontanei:
– un Assessore alla Polizia Municipale non dovrebbe conoscere esattamente i fatti e le cifre della materia di cui si occupa? Verrebbe da esortare l’Assessore Di Nuzzo a leggere i documenti prima di parlare di cifre stratosferiche o di fatti inesistenti. I cittadini chiedono all’Amministrazione competenza ed onestà, non annunci roboanti;
– perché l’Assessore Di Nuzzo non interviene con forza per verificare se vi è stato abuso nell’utilizzo delle schede telefoniche con conseguente sperpero dei soldi della comunità amministrata, ma chiede di rivolgersi al Coordinatore della P.M.? Verrebbe da pensare che neanche lui sia convinto di ciò che dice. E, alla luce dei fatti che abbiamo evidenziato, la sua mancanza di convinzione è più che giustificata.
– Siamo del parere che gli amministratori debbano studiare con meticolosità i fatti e i documenti relativi alla materia per cui sono delegati”.

Pubblicato il 12-01-2016

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