Marcianise, tentato omicidio: ordinanza annullata per Letizia

MARCIANISE. Annullata l’ordinanza per il tentato omicidio di Franco Cortese a carico di Andrea Letizia. La dodicesima sezione del tribunale del Riesame di Napoli, in accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Nicola Marino e Gaetano Laiso, ha annullato il provvedimento del gip Lucarelli recapitato al marcianisano in relazione all’agguato teso a Cortese e a un episodio estorsivo. Confermata l’accusa in relazione ad altri episodi estorsivi contestati dalla Procura di Napoli. Insieme a Letizia nel mirino della magistratura sono finiti Michele Maietta, 31enne, e Domenico Piccolo, 40enne, tutti di Marcianise, già detenuti, ritenuti affiliati al clan Piccolo detto dei Quaqquaroni, attivo a Marcianise, Caserta e Comuni limitrofi indagati, a vario titolo, per tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e danneggiamento, delitti aggravati dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’organizzazione camorristica. Le indagini della Squadra Mobile, suffragate anche dalle dichiarazioni di Mario Russo, divenuto collaboratore di giustizia, hanno consentito di fare piena luce sul tentato omicidio di Franco Cortese, 28enne, casertano, ritenuto affiliato al contrapposto clan Belforte, detti Mazzacane, ferito gravemente a colpi di pistola il 24 aprile 2009. La vittima, nipote di Antonio Bruni, alias Cortisone, ritenuto referente del clan Belforte, nell’area di San Nicola la Strada, venne ferito al torace con colpi di arma da fuoco esplosi da due persone con il volto travisato da caschi, giunte a bordo di uno scooter, mentre si trovava fuori dal negozio gestito insieme al padre, in via XX Settembre a San Nicola la Strada.