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Potatura del verde: ecco cosa c'è da sapere

potaturaLa Fiper (federazione italiana produttori energie rinnovabili) ha chiesto chiarimenti al Ministero dell’Ambiente circa la classificazione delle potature del verde pubblico quale sottoprodotti. Il Ministero ha risposto con nota nota 6038 del 27 maggio 2015, ammettendo la possibilità di impiego dei residui di potatura derivanti da attività di manutenzione del verde a fini energetici al di fuori della normativa in materia di rifiuti.

Il Ministero dell’Ambiente chiarisce che, fermo restando l’esclusione dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti prevista per i residui di potatura derivanti da attività agricole e reimpiegati in attività agricola o per la produzione di energia,  i residui derivanti da attività di manutenzione del verde possono essere qualificati come sottoprodotti a patto che rispettino i requisiti definiti dall’art. 184 bis del Testo Unico Ambientale.

È sottoprodotto e non un rifiuto una qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni:

1) la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione di cui costituisce parte integrante, il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;

2) è certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato nel corso della stesso o di un successivo processo di produzione da parte del produttore o di terzi;

3) la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale

4) l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute o dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente e sulla salute umana.

Nella medesima nota si precisa che la nozione di residuo produttivo deve essere concepita ricomprendendo anche i residui derivanti dalla manutenzione del verde.

Sarà l’operatore a dover  dimostrare la sussistenza dei  requisiti, altrimenti i materiali derivanti da attività di sfalcio, potatura e manutenzione del territorio dovranno essere qualificati come rifiuti urbani o speciali.

AQES

 

 

 

info: aqes@libero.it

Pubblicato il 13-06-2015

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