RUVIANO. Cittadinanza onoraria all’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo, il penalista ringrazia l’amministrazione comunale. “Signor sindaco, signor presidente e signori consiglieri comunali il mio più sentito ringraziamento per il conferimento, che mi inorgoglisce, della cittadinanza onoraria di Ruviano, va a tutti voi. Questo atto, per me lusinghiero, così come le parole affettuose, con le quali, il sindaco Roberto Cusano mi ha comunicato la decisione, mi hanno emozionato. Mi sono chiesto il perché di questa decisione e cosa significasse per me. Sono ritornato, per questo, mentalmente indietro negli anni quando venivo sovente a Ruviano; io ho casa qui e per questo vengo a studiare, a pensare a scrivere e la domenica a partecipare alla Santa Messa in Chiesa alla Parrocchia San Leone Magno . Sono raffiorati in mente tanti ricordi che mi hanno fatto dire: “Signore mio, quanto tempo ho passato a Ruviano. E’ vero sono passati tanti anni tra persone care, con cui ho condiviso momenti importanti della mia vita, quasi come se io fossi di Ruviano e, dall’11 luglio, posso dirlo: sono di Ruviano. Per questo, la cittadinanza onoraria di Ruviano per me è importante ed è atto di memoria grata, che però mi grava di una responsabilità. Se si leggono gli albi dei cittadini onorari si intravede nelle motivazioni un motivo conduttore. Mi riferisco allo spirito con cui gli insigniti rispondono. E ciò lo si misura soprattutto dall’assunzione di responsabilità verso i concittadini che gli conferiscono l’importante onorificenza. Per questo il riconoscimento che voi mi attribuite io lo dedico a mia madre e lo condivido idealmente con quanti credono nel valore della professione di avvocato . Si tratta, forse, di sottolineare quella che, secondo me, è la poesia della professione. E quando parlo di poesia mi riferisco a quella dell’ umanità che matura e ci deve essere nelle aule dei Tribunali. Mi riferisco allo scoprire lo spirito del tempo in cui si vive, di capirne l’essenza e l’animo umano dei soggetti protagonisti delle vicende giudiziarie. La loro psicologia. I loro affanni e le loro sofferenza da un lato”.