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S. Cipriano, escluso da lavori dalla Prefettura perché parente di un boss: per il Tar è un errore

SAN CIPRIANO D’AVERSA. La Prefettura ha escluso un imprenditore dai lavori per la ricostruzione post sisma perché congiunto del boss Raffaele Diana. Il Tar, però, ha riconosciuto che é stato un errore. Si tratta della Martino Costruzioni srl di Modena. Secondo i giudici bolognesi, oltre a un errore di parentela nella valutazione, non basta avere legami familiari seppure lontani con un pezzo grosso dei casalesi pera essere escluso dalle opere di ricostruzione. I quattro soci e fratelli non hanno pendenze giudiziarie e quindi chiedono nell’aprile 2013 alla Prefettura di Modena di essere iscritti nella “white list” in quanto non soggetti a infiltrazioni mafiose. Ma più di un anno dopo, nel maggio 2014, la Prefettura nega il permesso. Tra i motivi c’è una parentela con Raffaele Diana,  ex Nuova camorra Organizzata. Una relazione familiare con lui Vincenzo Martino ce l’ha, ma diversa da quella contestata: è sua moglie ad essere cugina di Diana. Inoltre nel diniego della Prefettura si ricordava che Vincenzo Martino era stato imputato per estorsione. Ma poi è stato assolto. Infine, nel rapporto su ricorda che ha ospitato Diana per un periodo di arresto domiciliari. Secondo i giudici anche questo non basta.

Pubblicato il 04-12-2015

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