S. Maria Capua Vetere, il Comune impedisce a una coop di recuperare un palazzo fatiscente: il Tar 'striglia' l'ufficio Tecnico

S. MARIA CAPUA VETERE. Il Comune vuole impedire i lavori di costruzione di 30 alloggi dal recupero di un palazzo diroccato. Cooperativa fa ricorso al Tar e lo vince. Il tribunale amministrativo regionale ha accolto l’istanza della coop. Ortensia che, cogliendo l’opportunità offerta dalla legge regionale n. 5 del 2013 (art. 1, commi 151-153-154), aveva deciso di realizzare 30 alloggi ERS, attraverso il recupero di immobili esistenti. Tale specifica ncormativa consentiva di non decadere da finanziamenti pubblici se si fossero attivati procedimenti finalizzati al recupero di immobili esistenti. A tal fine la coop aveva individuato un fabbricato fatiscente in via Gallozzi, ed aveva provveduto a presentare la SCIA per un intervento di demolizione ricostruzione a parità di volume. Il Comune però gli ha negato la possibilità di eseguire i lavori. Nel ricorso, la coop sostiene che il Municipio avrebbe adottato tale provvedimento di diniego anche a seguito delle lamentele di un’inquilino del palazzo che non voleva lasciare l’immobile. Oltre al Comune, si é opposto al ricorso al Tar anche il signor Antonio Lamanna in qualità di proprietario di una porzione di fabbricato adiacente a quello oggetto di intervento (rinunciando però nel corso dell’udienza al proprio intervento ad opponendum ). A seguito della camera di consiglio, il Tar ha evidenziato che non ritiene chiare “le ragioni giuridiche” che hanno indotto l’ufficio Tecnico a impedire l’opera e per questo ha riconosciuto alla coop. il diritto di avviare i lavori.