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San Felice a Cancello, uccise la moglie con 9 coltellate: 30 anni per Venturato

imageSAN FELICE A CANCELLO. Nove coltellate. Questo il numero di fendenti con i quali Giovanni Venturato, fruttivendolo residente nella frazione Gaudello ad Acerra, avrebbe ucciso la moglie Giovanna De Lucia, all’epoca 27 anni, della frazione Polvica di San Felice a Cancello. Confermata per lui in Appello la condanna a 30 anni di carcere. I familiari della donna, la mamma e i due fratelli, assistiti dagli avvocati Michele Di Fraia, Pasquale Ferrara e Tiziana Ferrara, si sono costituiti parte civile del processo per chiedere giustizia per quella giovane donna ammazzata dopo l’ennesimo litigio. Giovanna aveva incontrato il marito, con il quale negli ultimi tempi c’era stata qualche incomprensione, probabilmente per un chiarimento. Era stato il loro ultimo incontro. La 27enne, infatti, dopo qualche minuto di discussione sarebbe stata aggredita e uccisa. Tutto era cominciato qualche tempo prima. Da qualche giorno, infatti, Giovanna si era allontanata dall’abitazione doveva viveva insieme a Venturato ed ai loro tre figli. Sarebbe andata a stare dalla madre, forse per ritrovare la pace perduta. I piccoli erano rimasti con il padre nell’abitazione di località Gaudello ad Acerra. Lui non si sarebbe dato pace per quella decisione della donna. Quel giorno di dicembre, Venturato aveva pranzato a casa di sua madre, percorrendo i pochi metri che separano la frazione acerrana del Gaudello a quella sanfeliciana di Polvica. Era poi andato a casa della suocera, al civico 184 di via Polvica, aveva chiesto di poter parlare con la moglie in un’altra stanza. Qui Venturato avrebbe colpito la moglie per nove volte con un coltello. Dopo avrebbe provato a togliersi la vita, non riuscendoci. Ad accorgersi per primi di quanto era avvenuto all’interno delle mura domestiche erano stati proprio i parenti della donna, che erano in cucina dopo il pranzo domenicale. A distanza di qualche ora, Giovanna, trasportata d’urgenza in ospedale, era ormai cadavere. I giudici della Corte di Assise di Appello hanno confermato che quell’ora do delitto fu premeditato.

Pubblicato il 09-03-2016

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