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Un occhio all’ambiente e uno al portafogli, 3 consigli per rendere la nostra casa più efficiente e meno inquinante

La questione ambientale è un tema di interesse sempre più crescente, giunta ad un livello di attenzione pubblica piuttosto alto, forse anche troppo in ritardo. Non sono poche le teorie, fondate su approfonditi studi dell’ecosistema Terra, ad esempio quella del presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi che parlava di 20 anni per cambiare rotta.

Il dibattito pubblico è ormai polarizzato tra presidenti ultra scettici e studenti in protesta ogni settimana (i Fridays for future), i governi sembrano d’accordo sulla necessità di un cambio di rotta ma il protocollo di Kyoto insegna che tra il dire e il fare ci sono di mezzo una infinità di interessi.

Possiamo almeno sostenere con un minimo d’orgoglio che il nostro paese incoraggia questo cambiamento necessario, sia facendo propri gli obiettivi dell’agenda 2030, sia premiando l’impegno di ogni singolo nucleo familiare con la conferma degli ecobonus. Considerando questi sgravi fiscali per l’efficentamento energetico domestico (passo significativo per il miglioramento della situazione illustrata finora), abbiamo pensato a 3 consigli utili per rendere più ecologica casa nostra ed avere anche un significativo risparmio sulle bollette.

  • Cambiare il sistema di riscaldamento con una pompa di calore

Il riscaldamento domestico è il principale motivo del riscaldamento atmosferico nelle nostre città, più di automobili e industrie. Per questo motivo è da diversi anni che i governi al potere, nonostante il continuo avvicendarsi, confermino i bonus economici per chi cambia il proprio impianto con uno più efficiente ed ecologico.

Il suggerimento però è ancora più specifico: se dovete fare un investimento dotatevi di una pompa di calore. Perché? Il principale motivo è che stiamo parlando di un sistema di climatizzazione di cui usufruiremo in inverno quanto in estate. Il secondo ottimo motivo è che con l’acquisto di una pompa di calore si accede ad un bonus del 65% sull’investimento. Il terzo motivo è che si tratta di una tecnologia che può essere abbinata a tutti i tipi di caldaie (metano, gas, elettriche), un elettrodomestico che probabilmente conoscerete già.

  • Il funzionamento di una pompa di calore spiegato in maniera semplice

Sostanzialmente, una pompa di calore sfrutta l’energia termica dell’aria circostante, funziona grosso modo come un frigorifero, ma in maniera contraria: questo elettrodomestico crea una differenza di pressione che genera ogni volta una dispersione di energia utilizzata per trasformare la temperatura. Non a casa il cuore della macchina è il compressore che spinge in circolo il fluido refrigerante, questo prima passa per l’evaporatore dove evapora assorbendo calore, poi viene spinto nel condensatore dove ritorna liquido e in questo passaggio di stato rilascia il calore accumulato. Fondamentale è la presenza della valvola di laminazione termostatica, ingranaggio piuttosto complesso che ha il compito di togliere pressione al liquido e consentendo la ripartenza del ciclo che abbiamo appena esposto. Utilizzando quindi una forma di energia generalmente meccanica riesce a trasformare il calore di una sorgente a temperatura più bassa ad una di temperatura più alta. La cosa davvero importante è che invertendo il senso della ventola questo elettrodomestico riesce a rispondere sia ai comandi di refrigeramento sia di riscaldamento.

  • Cambiare il frigorifero con uno di classe A o A+

Anche qui forniamo un suggerimento che ha a che fare con gli ecobonus, o meglio con gli sgravi fiscali che si possono ottenere aggiungendo all’acquisto del sistema di riscaldamento anche elettrodomestici superiori alla classe A. Su tutti vale la pena di considerare l’acquisto di un nuovo frigorifero che è l’elettrodomestico che più degli altri può portare un risparmio in bolletta, in seguito al miglioramento dell’efficienza: uno modello di classe A+++ consuma mediamente il 50% in meno rispetto a uno di classe A+, e quindi ancora molto meno rispetto a uno inferiore alla classe A. In più, lo Stato è disposto a finanziare al 50% questo tipo di investimento con detrazione Irpef o Ires (come per gli ecobonus sulle pompe di calore).

Scegliere in base al fabbisogno termico effettivo

Indipendentemente dalla tipologia di riscaldamento che si desidera, uno dei parametri più importanti da valutare per la scelta del sistema di riscaldamento ottimale è il fabbisogno termico effettivo dello spazio da riscaldare.

Il fabbisogno termico: si tratta di un valore che sta ad indicare la differenza tra il calore disperso durante il processo di riscaldamento – la normale dispersione verso l’ambiente esterno – e quello ricevuto da fonti esterne. Questo parametro consente di avere una stima della potenza termica minima necessaria per riscaldare un determinato ambiente.

In quest’ottica, è chiaro che una casa di 100 mq presenta un fabbisogno termico superiore rispetto ad una casa da 50 mq. A questo vanno aggiunti anche altri fattori quali il numero dei vani e dei punti termici, l’eventuale presenza di un secondo bagno, ecc. Si consiglia pertanto di avvalersi della consulenza di tecnici esperti per scegliere il tipo di riscaldamento ottimale sulla base dell’effettivo fabbisogno termico dell’ambiente.

  • Sostituire l’illuminazione di casa con una al led

Secondo un’analisi Eurostat, con un punto luce al led da 10 watt si possono risparmiare 10 euro all’anno rispetto a una lampadina normale da 60 watt. Praticamente, con 10 lampade al led in casa, il risparmio annuo sarebbe di 100 euro, e stiamo parlando solo di lampadine a basso wattaggio. Certo, questi modelli estremamente più efficienti delle vecchie tecnologie per l’illuminazione domestica costano di più, ma hanno un’ottima durata. Per concludere, segnaliamo che anche in questo caso scatta l’ecobonus per gli arredi al 50%, infatti l’illuminazione di casa rientra in questa categoria. Inoltre, aggiungiamo che per abbattere ulteriormente i costi di spese varrebbe la pena di iscriversi ad uno dei numerosi canali Telegram che setacciano le offerte e gli sconti sui siti degli e-commerce dove frequentemente vengono riportati i prezzi al ribasso di questi prodotti (chiaramente non solo i led), in modo da aggiungere convenienza alla convenienza e fare anche noi la nostra piccola parte nella grande battaglia per la salvaguardia del nostro pianeta.

Pubblicato il 18-06-2019

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