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“Voi del sud dovete impegnarvi di più”. Polemiche e indignazione per le parole del ministro leghista Bussetti

CASERTA (Marco Alfieri). Nella giornata di ieri, sabato 9 febbraio, Marco Bussetti, il ministro leghista dell’ Istruzione, Università e Ricerca, era in visita ad un istituto della provincia di Napoli. Interrogato da un giornalista sul divario tra le scuole del nord e del sud e sul sempre più preoccupante fenomeno della dispersione scolastica, il Ministro ha rilasciato una risposta lapidaria: nessun fondo aggiuntivo è previsto per gli istituti meridionali, è invece richiesto “impegno e sacrificio”.

 

 

 

“Cosa arriverà di più qui al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord? Arriveranno più fondi?” chiede il giornalista di NanoTV al ministro. “Ci vuole l’impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole: impegno, lavoro, sacrificio, impegno e sacrificio”.

La risposta non ha mancato di causare un vespaio di polemiche. In molti hanno letto nel tono perentorio e diretto una chiaro messaggio: il sud non ha nulla in più da chiedere, deve solo sforzarsi di più. Molte le accuse di razzismo verso il meridione, le sottolineature sulla sua origine politica leghista, qualche distinguo anche dalla stessa maggioranza parlamentare e da Di Mail in persona.

Sembra che Bussetti dimentichi o volutamente ignori le peculiarità socio-economiche del sud Italia, l’origine storica di problemi che interessano i territori a sud di Roma e come questi si ripercuotono anche sul sistema dell’istruzione. Conseguentemente l’abbandono scolastico diventa emergenza sociale quando si intreccia alla presenza capillare di criminalità e alla mancanza di alternative alla formazione accademica.

Il Ministro inoltre nella sua risposta sembra sottintendere che gli insegnanti del sud finora non abbiano fatto abbastanza. Peraltro la dichiarazione arriva in una scuola della periferia Campana, in uno dei tanti territori di confine  dove proprio gli insegnanti sono in prima linea e combattono ogni giorno per consentire alle scuole di restare presìdi di legalità.

Nel frattempo già dalla serata arrivano commenti e precisazioni dallo stesso ministro che sostiene di non essere animato da sentimenti antimeridionali (“ho collaboratori del sud”) e che le sue parole siano state estrapolate dal contesto. Una frase che non spegne affatto polemiche in quanto il testo della intervista non lascia spazio a dubbi.

Sui social e nel mondo politico non si placano le polemiche e nella giornata di oggi arriva anche una nota della segreteria provinciale del sindacato della scuola della Cgil, che per bocca di  Gaetana Ricciardi denuncia: “Anziché riconoscere le difficoltà e individuare soluzioni, come previsto dalla sua funzione di garante e massimo organo direttivo del mondo dell’istruzione, il Ministro ha preferito insinuare che fino ad oggi il mondo della scuola al sud si sia occupato d’altro” e ancora. “Chiediamo che Bussetti si scusi per le sue gravi affermazioni. Si impegni per mettere in campo azioni concrete, incisive ed opportunamente finanziate per aiutare le molte scuole del meridione in difficoltà, per  rimuovere differenze e ostacoli nel rispetto della Costituzione, per aumentare il tempo scuola e garantire una formazione di qualità per tutti.  Dimostri di essere il Ministro dell’Istruzione di tutto il Paese e non solo delle regioni ricche del nord”.

Pubblicato il 10-02-2019

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