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AVERSA. Utenze idriche intestate a defunti, scoperti 640 “furbetti”

AVERSA – Oltre mille utenze ancora attive per la fornitura idrica ma intestate a defunti o società fallite, hanno provocato una voragine milionaria nelle casse del Comune di Aversa (CASERTA); così la giunta presieduta dal sindaco Alfonso Golia, su proposta dell’assessore Francesca Sagliocco, ha approvato una delibera che cerca di risolvere il problema almeno per quanto concerne le utente intestate ai defunti, che sono 640, anche se va detto che non tutti gli eredi se ne approfittano, qualcuno onesto paga infatti regolarmente. Il provvedimento porta avanti l’iter di normalizzazione della banca dati degli utenti del servizio idrico integrato mediante la creazione di un gruppo di lavoro formato da quattro dipendenti comunali, in particolare due agenti della Polizia Municipale, un addetto alla localizzazione dei misuratori meccanici riferibili agli utenti per i quali si procede al riallineamento dei dati, e un addetto all’attività’ di aggiornamento delle posizioni contrattuali e contabili degli utenti. La task force, che dovrà essere operativa entro sette giorni dall’approvazione della delibera, dovra’ avvalersi della necessaria collaborazione dell’Ufficio Anagrafe del Comune. Lo scopo e’ accelerare sulle volture dei contatori idrici intestati a defunti. Su facebook, Golia spiega che “la voragine dei conti comunali si e’ allargata a dismisura e si e’ messa la citta’ sulle spalle dei cittadini onesti, lasciando che migliaia e migliaia di persone non pagassero i canoni, tra cui soprattutto quelli del servizio idrico integrato. Noi non ci siamo voltati dall’altra parte e abbiamo avviato questo percorso di risanamento della citta’, che tanti provano a osteggiare per mantenere lo status quo. La normalizzazione di canoni e tributi e’ un passo fondamentale per risanare la citta’, migliorare servizi e la vivibilita’. Ovviamente va sottolineato che c’e’ chi da erede non si e’ sottratto al suo dovere. Cari concittadini, e’ finito il tempo in cui gli onesti si sentiranno emarginati, e’ arrivato il tempo in cui dobbiamo ridare dignita’ ai servizi di pubblica utilita’ chiedendo finora a chi ha preso senza pagare! Non ci fermeremo, non ci fermeranno. Io ci credo”, conclude

Pubblicato il 24-03-2021

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