CASERTA. (marco alfieri) L’Università telematica Pegaso e il Comune di Caserta hanno firmato oggi un protocollo di intesa che prevede l’utilizzo di alcune aree del complesso museale da parte dell’ateneo privato previo pagamento di un corrispettivo economico, di cui non sono è stata divulgata l’entità. Hanno firmato l’accordo il sindaco Carlo Marino e il presidente della Pegaso, Danilo Iervolino.
La Pegaso sfrutterà per 30 giornate l’anno la Sala Convegni e altre aule del Complesso Monumentale secondo una calendario ancora da concordare con l’Amministrazione.
“Il Belvedere di San Leucio – ha spiegato il sindaco Marino nel comunicato divulgato – è uno degli elementi più preziosi del nostro patrimonio artistico-culturale e abbiamo interesse a proporlo ad una platea sempre più vasta di pubblico. Credo che la valorizzazione di questo meraviglioso bene Unesco passi anche attraverso delle partnership importanti sotto il profilo culturale ed economico, che possano creare occasioni di sviluppo e di occupazione per il territorio. Con l’Università Telematica ‘Pegaso’ contiamo di stabilire una fruttuosa collaborazione, che conduca verso l’organizzazione di ulteriori iniziative importanti, che ci consentano di promuovere il Belvedere, che deve diventare una delle principali occasioni di crescita per la città”.
Il Belvedere di San Leucio è bene Unesco insieme alla Reggia di Caserta e all’Acquedotto Carolino. Le sue strutture – che ospitano l’antico setificio e sono visitabili – sono state già in passato utilizzate dall’allora Seconda Università di Napoli (oggi Università della Campania Luigi Vanvitelli) e per numerose iniziative culturali. In passato Appianews ha raccontato lo stato di abbandono dello scalone principale di accesso e dei locali sottostanti.