martedì , 7 Maggio 2024
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Crisi economica in Terra di Lavoro: i sindacati si rivolgono ai parlamentari casertani

CASERTA. I segretari generali provinciali di Cigl, Cisl e Uil scrivono ai parlamentari di Terra di Lavoro insediatesi dopo le elezioni del 4 marzo scorso e chiedono risposte e azioni concrete per i lavoratori, giovani e pensionati della provincia di Caserta.

Sono tanti gli aspetti della crisi che attraversano il territorio casertano: la deindustrializzazione, la conseguente crisi occupazionale, l’assenza di politiche di sostegno al reddito, la fuga dei giovani verso le regioni del nord o l’estero, infrastrutture ferme o insufficienti.

Nella missiva datata 25 giugno i sindacati rilanciano sul proprio ruolo di interlocutori con le istituzioni “indipendentemente  dagli schieramenti politici”: una interlocuzione “necessaria per trovare soluzioni ai problemi, fermo restando l’autonomia di ciascuno e la differenza dei ruoli, ma esercitata nell’ambito di una comune responsabilità verso il territorio”.

Sul tema della crisi economica e sociale in Provincia, tra l’altro, la Cgil ha organizzato per domani – 29 giugno alle 9.30 all’Hotel Europa – un evento dal titolo C’è ancora uno sviluppo per la Provincia di Caserta?. La tavola rotonda sarà coordinata da Camilla Bernabei e vedrà gli interventi di Raffaele Moretti (Cgil Caserta), Tommaso De Simone (Camera di Commercio di Caserta), Amedeo Lepore (Università della Campania), Stefano Prezioso (Svimez), Giuseppe Spadaro (Segretario Generale Cgil Campani), Gianluigi Traettino (Confindustria Caserta). Le conclusioni della giornata saranno affidate a Gianna Fracassi della Segreteria Nazionale Cgil.

“Vogliamo essere da stimolo per tutte le istituzioni, a partire dal neo insediato governo, per impedire la completa distruzione del tessuto economico e produttivo di quella che non a caso fu battezzata come Terra di Lavoro” dichiara Camilla Bernabei.

 

La comunicazione integrale inviata ai parlamentari dai sindacati confederali.

CGIL, CISL, UIL di Caserta intendono rappresentarVi la grave situazione in cui si trova la nostra provincia e sollecitare il Vostro impegno in sede nazionale per trovare soluzioni adeguate e dare risposte ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani in cerca di lavoro e di futuro e alle comunità locali.

Il territorio casertano è ancora attraversato dalla crisi, a partire dall’apparato produttivo e industriale: crisi aziendali significative sono sui tavoli del governo e attendono soluzioni che vadano verso la ripresa, verso ipotesi di sviluppo e di occupazione, accompagnati da politiche di sostegno al reddito per i lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione; e di politiche attive per il lavoro e sostegno per tutti quei lavoratori per i quali sono stati previsti negli anni scorsi processi di ricollocazione tramite Accordi di programma e Protocolli siglati tra parti sociali, imprenditoriali e istituzioni regionali e nazionali.

Al centro dei problemi del territorio vi è il lavoro: il tasso di occupazione generale e quello dei giovani e delle donne in particolare è ormai arrivato a livelli di insostenibilità sociale, allargando sempre di più l’area della povertà assoluta e di quella relativa; e condannando infine i giovani all’abbandono del territorio in cerca di soluzioni per il loro futuro, vanificando in tal modo i sacrifici delle loro famiglie e anche il denaro pubblico investito per la loro formazione.

Vi è inoltre il problema delle infrastrutture, materiali ed immateriali, indispensabili per rendere il territorio competitivo e attrattivo di investimenti e per generare sviluppo: dall’Interporto Marcianise Maddaloni, al centro di nuovi auspicabili sviluppi mediante la Zona Economica Speciale essendo area retro portuale di Napoli; al Policlinico che dopo venti anni non vede ancora definita e conclusa la sua realizzazione; al litorale domitio che può e deve rappresentare un volano decisivo per lo sviluppo del turismo marino; al ruolo fondamentale che possono esercitare, nel campo del turismo culturale, i beni archeologici e monumentali di cui dispone il territorio a partire dalla reggia vanvitelliana.

CGIL, CISL, UIL hanno sempre considerato importante e decisivo il lavoro di interlocuzione con la rappresentanza politica e istituzionale, indipendentemente dagli schieramenti politici dei governi, centrali o regionali, un’interlocuzione necessaria per trovare soluzioni ai problemi, fermo restando l’autonomia di ciascuno e la differenza dei ruoli, ma esercitata nell’ambito di una comune responsabilità verso il territorio.

Siamo certi che non farete mancare il Vostro impegno nelle sedi in cui esercitate il Vostro importante ruolo per rappresentare le inderogabili esigenze del territorio, potendo contare su un rapporto di dialogo e collaborazione con la rappresentanza sociale di cui siamo portatori.

Pubblicato il 28-06-2018

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